Ultima parte della Costituzione



I sindacati da sempre, ci hanno fatto credere che il nemico da combattere sia chi ci dà il lavoro. Certamente ci sono dei doveri e quindi dei diritti che vanno salvaguardati, ma i lavoratori stando uniti, lo potrebbero benissimo fare da soli, e senza dubbio con maggior risultato, perché sono loro a contatto diretto con i datori di lavoro.
Gli stessi, non ci hanno mai insegnato ad esempio che, per abbassare i prezzi del biglietto per vedere la partita, è sufficiente non andarci una domenica. Sicuri del fatto che le argomentazioni, che portano avanti sono della massima importanza, trattandosi dei contratti di lavoro e quindi dello stipendio, ne hanno sempre approfittato per mettere un operaio contro l'altro.
A ogni trattativa indicono un tot di ore di sciopero, con danni non indifferenti alla busta paga, e che non tutti possono sopportare. Portano i manifestanti in piazza, bloccando a volte tutto e tutti e creando disagi ad altri lavoratori.
Insomma, l'importante per i sindacati è creare il caos e tutto questo per giustificare la loro esistenza. Altrimenti cosa ci stanno fare! Del resto lo sanno già da prima quello che potrebbero ottenere, pochi euro in più al mese, neppure sufficienti a recuperare le ore perse.
Oggi finalmente s’intravvedono segni di cambiamento. Si affacciano nel mondo politico nuove generazioni di giovani con idee diverse, apparentemente preparati e capaci di incontrarsi per affrontare i veri problemi, e riportare il paese in una situazione più equilibrata e più giusta.
Già nell'attuale governo in carica, nonostante il verificarsi di una crisi mondiale, l'inserimento di tali giovani fra i ministri, fa intravvedere alcuni segnali positivi e cambiamenti strutturali, che gli stessi vogliono portare avanti. E questi cambiamenti strutturali potranno realizzarsi anche modificando, dove è necessaria, questa benedetta Costituzione, consentendo in tal modo di fare delle leggi adeguate ai nostri tempi.
Anche una parte dei sindacati, ammettendo i loro errori del passato, è orientata al cambiamento e si dissociano finalmente da quell'altra parte sempre contraria a qualsiasi iniziativa. Il Presidente della Repubblica, anche se non può dire più di tanto essendo il Presidente di tutti, fa capire che è giunto il momento di cambiare binario.
Peccato che nell'opposizione, questi giovani ministri non riescano a emergere perché schiacciati dai vecchi marpioni, che continuano a dire sempre no su tutto come hanno sempre fatto, e a sostenere che toccando la Costituzione è in pericolo la democrazia e la libertà.
No cari signori! La storia ci insegna che la democrazia si perde invece, quando si raggiungono certe situazioni come sopra ho tentato di descrivere. A forza di tirare la corda questa finirà per rompersi e qualcuno con i “cosiddetti” gonfi, finirà alla fine per organizzarsi e dire basta.
Le dittature nascono così, non certo modificando la Costituzione di un paese, per poterlo modernizzare. Voglio essere ottimista, spero che il buon senso prevalga anche su di voi della vecchia politica, e vi facciate da parte se necessario, aprendo la strada ai giovani e quindi al rinnovamento.
Sì perché oggi abbiamo bisogno di due schieramenti che si equivalgano e che si alternino, anche se con idee diverse ma con lo stesso fine, per garantire un futuro migliore per tutti.
 Seguendo
Marzo 2012, con l’evolversi della situazione, un po’ di soddisfazione, anche se indirettamente, mi è stata riconosciuta. Infatti in questo periodo, sia il Capo dello Stato che i partiti politici, anche quelli che sino a poco tempo fa consideravano un tabù modificare profondamente la costituzione, si sono resi conto occorre farlo.
Aprile 2013, sempre più in crisi, assolutamente tutti dicono che va modificata la seconda parte della costituzione, io ritengo vada cambiata anche la prima parte specie quella che protegge loro.
Dicembre 2014. Il cammino sulla modifica della costituzione nonostante le tante difficoltà sembra avviato e speriamo prosegua velocemente e porti ad un documento aggiornato ai tempi e che renda finalmente  più giustizia per tutti.
Dicembre 2015. In Italia si prosegue come  i gamberi un passo in avanti e due indietro, d'altra parte a  governi non eletto dal popolo, grazie a Napolitano è difficile fare  modifiche in un documento così importante.
Dicembre 2016. Verso la fine di questo anno, sembrava proprio che qualche cosa  potesse cambiare visto che ha decidere erano chiamati i cittadini, ma  il risultato del referendum ha impedito che questo succedesse.
Dicembre 2017
In attesa delle votazioni, nulla è cambiato.

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