Il "TOSCANACCIO" R. Benigni



Roberto Benigni

27 Agosto 2012
Come dicono dalle loro parti, un vero “toscanaccio”, molto intelligente e astuto come una volpe che sin dall’inizio della sua carriera ha capito come utilizzare questa sua dote. Sa essere serio e capace al momento opportuno, ma gli riesce molto bene anche fare lo “scemo”.
A conferma di questo, chi altro poteva calpestare il pubblico quando è stato chiamato sul palco dalla Loren per ricevere l’OSCAR?
Oppure prendere per le palle Pippo Baudo in un programma televisivo e ancora, saltare addosso alla Carrà, davanti a milioni di telespettatori ricevendo in cambio applausi e sentirsi dire bravo. Nessuno!
Con la notorietà raggiunta grazie al suo vastissimo pubblico, può dire e fare tutto, anche rivolgersi allo stesso dicendogli quello che pensa, e cioè: “ Io lo scemo lo faccio, ma voi lo siete veramente, perché continuate ad applaudirmi anche quando in delle trasmissioni televisive, faccio cose insignificanti e dico delle “bischerate”.
A me non piace molto, e qui mi rivolgo a tutti gli altri che come lui, che nella satira parlano troppo di politica, più che delle battute sembrano dei comizi e lo fanno con tanta imparzialità, criticano senza mai dire cosa farebbero loro in alternativa. Troppo facile!
In questi casi qualche disapprovazione da parte del pubblico, se concesso, ci starebbe bene, sì perché ne abbiamo già troppi d’incapaci che fanno politica.
Soprattutto dà fastidio, quando si rivolgono a personaggi politici che sprecano tanti soldi. Ed è vero, e inoltre non fanno nulla per le famiglie in difficoltà, includendosi anche le loro fra queste, come se i medesimi non fossero ricchi, e non facessero anch’essi parte di quel mondo che della crisi non conoscono neppure il significato.
Comunque in certe sue apparizioni, dove le sue bravure e le sue doti emergono, è meritato e dovuto il riconoscimento dall’Italia e dalle altre nazioni.

G. R.

 

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