Forlì


Alcune fra le cose più importanti, da visitare.
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Reg. Emilia Romagna

Posizione della Reg. Emilia Romagna e le sue province


Prov. di Forlì e Cesena

1 - Forlì -  Panorama.   


2 - Forlì. Piazza Aurelio Saffi.  Nel centro storico di Forlì, sono facilmente riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro principali corsi che di seguito potete vedere (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica) che convergono in Piazza Saffi.  Qui si possono vedere alcuni fra i monumenti più rappresentativi delle varie epoche della città, e tracce del fascismo degli anni '20 e '30, soprattutto negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria. 

3- Forlì ¬Piazza Saffi, Palazzo delle Poste in e l' Abbazia di San Mercuriale.

4 -Forlì. Al centro della Piazza il   Monumento ad Aurelio Saffi con il campanile dell' Abbazia di San Mercuriale

4 -Forlì. Piazza Aurelio Saffi 
 Particolare del Monumento  di Aurelio Saffi


5 - Piazza Saffi.  Palazzo del Podestà, del 1460, è stato costruito in stile gotico. La facciata del Palazzo del Podestà è fatta di cotto locale, come anche i capitelli delle colonne, modellati sul posto dopo la messa in opera. Il portico con gli archi a sesto acuto, ognuno con luce diversa, caratteristici dell'edilizia pubblica in età comunale, è ornato da capitelli a foglia angolare su cui sono presenti l'antica croce del popolo e lo stemma degli Ordelaffi.

6- Forlì. Piazza Saffi, Adiacente al Palazzo del Podestà sorge Palazzo Albertini, elegante edificio quattrocentesco dai caratteri veneziani. E' un'importante sede espositiva, aperta tutto l'anno. Nelle sale del primo piano ospita la mostra permanente "Res Communis". in cui sono esposte importanti donazioni pervenute alla Pinacoteca civica nell'ultimo decennio del Novecento, con opere di Piero Angelini, Bernardino Boifava, Edgardo Zauli Saiani, una pregevole icona russa  e oggetti di arte 

7 - Forlì- Piazza Saffi il  Palazzo Comunale, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte con la Torre dell'Orologio. 

8- Forlì, la Torre civica

9-Forlì, in  Piazza  Aurelio Saffi il Palazzo degli uffici statali realizzato negli anni 30



10 -Forlì. Piazza-Saffi Palazzo delle Poste


11 -Forlì.  Abbazia di San Mercuriale-

12-Forlì - La Basilica di San Mercuriale è l’autentico simbolo della città di Forlì. L’edificio di culto è caratterizzato da un bellissimo campanile, che sorge sul lato meridionale di Piazza Saffi, e da un chiostro. Il complesso abbaziale di San Mercuriale, di origini antichissime, è stata edificata sui resti della pieve intitolata a Santo Stefano, già esistente nel IV secolo d.C. Venne distrutta da un violento incendio scoppiato nel corso di uno scontro tra Guelfi e Ghibellini nel 1173, venne riedificata tra il 1176 e il 1181 in stile romanico-lombardo. Il nome della Basilica/Abbazia deriva da quello del primo vescovo di Forlì (IV secolo), Mercuriale


13 - Forlì - Abbazia di San Mercuriale - Annesso alla chiesa è il quattrocentesco Chiostro rettangolare, varie volte restaurato a seguito dell'usura del tempo. Chiuso in origine, venne aperto su due lati negli anni '30 del Novecento. Al centro un pozzo con vera del XVII secolo

14- Pozzo del Chiostro - Chiesa di San Mercuriale (Forlì)

15 -Forlì. Chiesa di San Mercuriale . L’interno, a pianta basilicale, è suddiviso in tre navate e con un pavimento a mosaico veneziano. La sua struttura ha subito nel corso dei secoli diversi interventi: nel ‘500 vennero aggiunte alcune cappelle laterali, tra il 1646 e il 1743 subì alcuni rifacimenti che ne deturparono l’assetto, poi ripristinato nel 1921. A seguito dei danneggiamenti subiti durante il Secondo Conflitto Mondiale nel 1955 fu oggetto di restauro.

16-Forlì- Altare Interno navata centrale  Chiesa di San Mercuriale altare interno

17 - Cappella dei Ferri - Chiesa di San Mercuriale - la pala dell’Immacolata Concezione con i Santi Agostino, Anselmo e Stefano e nella lunetta Risurrezione custodita sull’altare della cappella dei Ferri, caratterizzata quest’ultima da un arco in pietra d'Istria risalente al 1536 ed opera di Giacomo Bianchi.

18 - Forlì-Abbazia-di-San-Mercuriale- Nella navata sinistra,  nella Cappella del Sacramento,  una tavola raffigurante un Crocefisso e Santi Giovanni, Gualberto e Maddalena, sempre di di Francesco di Simone Ferrucci da Fiesole


19-Cappella del Sacramento Bassorilievo - Chiesa di San Mercuriale (Forlì)

20 - Cappella del Sacramento Bassorilievo - Chiesa di San Mercuriale (Forlì)


21 - Forlì. Cappella del Sacramento - Modello in Gesso della Pietà - Chiesa di San Mercuriale  

22 - Particolare del Dipinto della Vergine Tra San Giovanni e Santa Caterina - Chiesa di San Mercuriale (Forlì)

23 Particolare della Scultura della Madonna con Bambino - Chiesa di San Mercuriale (Forlì)

24- Il Palazzo Paulucci De Calboli visto dall'alto.

25 - Forlì. Il Palazzo Paulucci de Calboli è un edificio nobiliare che sorge nei pressi dell'Abbazia di San Mercuriale. L'edificio, che costituisce un importante esempio dell'architettura barocca, fu costruito inizio Settecento (1700-1718), all'epoca del cardinale Fabrizio Paulucci (1651-1726).Per la realizzazione del Palazzo, si procedette ad accorpare vari edifici precedenti, le case Paulucci, Mangelli e Augustini. Di tali famiglie si possono tuttora vedere gli stemmi in alcuni capitelli.


26 - Forlì. Particolare in alto del Palazzo Paulucci de Calboli 

27 - Piazza Odelaffi. Palazzo Pauluzzi e Chiesa e  Monastero del Corpus Domini di fronte al Duomo

28 -L'imponente costruzione del XVII secolo che occupa interamente un lato di Piazza Ordelaffi, oggi è sede della Prefettura. Palazzo di Giacomo Pauluzzi, sede della Prefettura di Forlì

29 - Forlì.  Il Duomo a pochi passi da Piazza Saffi in Piazza Odelaffi - Il Duomo di Forlì, o Cattedrale di Santa Croce, così come si presenta oggi è frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1970 a seguito dei danni provocati dai tedeschi nel corso del Secondo Conflitto Mondiale.

30 - Forlì. La storia della Cattedrale è legata al miracolo avvenuto a Forlì il 4 febbraio del 1428 ed ancora oggi particolarmente caro ai forlivesi: una scuola nei pressi dell’edificio di culto fu completamente distrutta da un incendio che lasciò in piedi solo un muro con l’immagine su carta della Madonna, poi chiamata del Fuoco. Riconoscendo il fatto prodigioso gli abitanti in processione portarono subito l’immagine in Cattedrale sistemandola dapprima nella cappella a destra del presbiterio, dove oggi si trova il battistero, e nel 1636 nella nuova cappella che le fu dedicata con la cupola arricchita dalle opere di Guido Cagnacci e Carlo Cignani. Qui ancora oggi i forlivesi vengono numerosi a pregare la loro Patrona, in particolare durante la novena in preparazione alla festa che si celebra solennemente il 4 febbraio di ogni anno.

31 - Forlì . Cattedrale o Duomo di Santa Croce.

32 - L'interno è suddiviso in tre navate e volte a crociera. Le decorazioni ottocentesche delle navate laterali e della contro facciata che raffigurano Eraclio che trasporta la croce sono opera di Pompeo Randi. Nell'Archivio Capitolare, che può essere visitato rivolgendosi in Sagrestia, si trovano reliquiari del Trecento, la Madonna del Voto e la quattrocentesca lunetta con il Miracolo della Madonna del Fuoco. In Cattedrale è sepolto anche il Beato forlivese Marcolino Amanni.

33 - Forlì. Altare Interno - Duomo di Forlì e Cattedrale di Santa Croce. Il soffitto della navata centrale 

33 - Particolare del Dipinto - Duomo di Forlì e Cattedrale di Santa Croce (Forlì)


34 - Nella navata destra, e precisamente a metà, si apre la cappella del SS. Sacramento, a forma ottagonale, disegnata da Pace di Maso del Bombace nel 1490, arricchita poi di marmi e affreschi; ospita il fonte battesimale esagonale (1504), e l'affresco di Pompeo Randi Invenzione e riconoscimento della Santa Croce (1875), nell'abside dell'altare maggiore.

35 -  Particolare della cappella. Statua del Cristo Redentore - Duomo di Forlì e Cattedrale di Santa Croce (Forlì)
36- Affresco della cupola della cappella del Santissimo Sacramento nel Duomo di Forlì

37- Forlì-  Duomo o Cattedrale di Santa Croce. Teca del Beato Marcolino da Forlì (Domenicano) 1317-1397


38 - Forlì. Duomo. Nella navata sinistra troviamo il Crocifisso romanico, la grandiosa cappella della Madonna del Fuoco, la cappella di Sant’Anna che custodisce un San Rocco di Marco Palmezzano.

39- Forlì. MADONNA DEL FUOCO  1428

40 -Forlì - La  Chiesa del Carmine. La chiesa   sorge nel centro storico della città di Forlì in Corso Mazzini a due passi da Piazza Saffi. Di origine trecentesca, la chiesa del Carmine ampliata nel 1482-90, è stata completamente ristrutturata tra il 1735 e il 1746 su progetto di Giuseppe Merenda. Nella facciata, rimasta incompiuta, spicca il bel portale in marmo d'Istria del 1464-65.

41- Forlì -Il retro della Chiesa del Carmine  vista dalla Piazza del Carmine.  Sul lato sinistro della facciata si trova il campanile, iniziato nel 1498.

42-  Chiesa del Carmine. L'interno, in stile barocco, un'unica grande navata con cinque cappelle per lato. Gli affreschi della volta, raffiguranti le virtù e divisi in cinque settori, furono iniziati da Gaetano Alemanni, che affrescò le pareti dell'abside nel 1779, e terminati da Giuseppe Marchetti e Giuseppe Alberi nel 1783. Nella parete d'ingresso, ai lati del finestrone, l'affresco, a destra, rappresenta la Temperanza mentre, a sinistra, la Prudenza. Nel primo settore della volta si trova raffigurata la Carità, nel secondo la Fortezza, poi la Speranza, la Giustizia e, ultima, la Fede.   Di notevole interesse è il coro in noce: la parte inferiore, quattrocentesca, è originale dell'antica chiesa, mentre le altre parti risalgono al 1743. All'interno del coro è custodita una copia dell'Annunciazione del Palmezzano (l'originale è in Pinacoteca).  Sulla parete d'ingresso c'è uno spettacolare impianto architettonico in legno che accoglie un organo della metà del '700. 

43 - Forlì. Il complesso di San Domenico. I musei di San Domenico si trovano a Forlì, nel complesso ristrutturato dove un tempo vi si trovava un convento domenicano risalente al XIII secolo. All'interno del complesso vi si trova il refettorio del convento con affreschi che rappresentano una cena con al centro San Domenico, gravemente danneggiata dai militari nel periodo napoleonico.Il complesso è formato da cinque edifici: Palazzo Pasquali, Chiesa di San Giacomo Apostolo, Convento dei Domenicani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina.

44-  Forlì, i Musei di San Domenico,ospitano mostre

44-Forlì,  pinacoteca immagine di Musei San Domenico, Sala 5 del Refettorio  

45 -  Forlì.  In Via Cesare Albicini. Palazzo Romagnoli, L'edificio prende il nome dalla famiglia cesenate Romagnoli che si trasferì a Forlì nel 1806 

46 - Forlì - Palazzo Romagnoli -  lo scalone monumentale. Nel museo sono anche conservate lettere e documenti che ricostruiscono la vicenda umana del collezionista Giuseppe Verzocchi. Al piano superiore si rimane decisamente incantati dalle sale e dalle decorazioni dei soffitti, ma anche le opere esposte sono magnifiche: quadri a tema floreale di Giorgio Morandi. sculture di Adolfo Wldt provenienti dalla collezione Righini e molto molto altro ancora.

47 - Forlì. In Corso della Repubblica. Il Palazzo è Merenda è aperto in concomitanza con l'apertura della Biblioteca e dei Musei ospitati al suo interno. Fra questi la Pinacoteca Civica intitolata a Melozzo degli Ambrogi e il Museo archeologico Antonio Santarelli

48- Forlì. Palazzo del Merenda - All'ingresso si trova lo scalone monumentale di Raimondo Compagnini, fiancheggiato dalle statue della Magnificenza e della Carità, opera di Francesco Andreoli. Nel Palazzo del Merenda sono oggi allestite sei sale di cui cinque al primo piano dell'edificio ed una al secondo piano. Seguono alcune opere.

49-La Venere di Schiavonia, dal nome del rione cittadino presso il quale fu rinvenuta. È il reperto più prezioso di età romana rinvenuto in città nel Museo Archeologico di Forlì

49- Forlì. Il palazzo del Merenda - sale interne, pinacoteca civica Melozzo degli Ambrogi.

50 - Forlì. La Chiesa di Santa Lucia, situata in uno dei corsi principali della città (Corso della Repubblica). La costruzione della chiesa iniziò nel 1614 per opera dei monaci Minimi che la dedicarono a S. Francesco di Paola. Quando l'Ordine fu soppresso dai Francesi nel 1797, divenne chiesa parrocchiale con il nome odierno. Chiesa di Santa Lucia. Nelle nicchie, le due statue di San Giacomo Apostolo e San Francesco di Paola furono realizzate nella prima metà dell'Ottocento dai fratelli faentini Ballanti e Graziani. 

51- Forlì. Chiesa di Santa Lucia . L'interno è ad una sola navata, con tre cappelle per lato. Nell'abside si trova un dipinto su tela di Francesco Alberi, raffigurante i Santi Giacomo Apostolo, Francesco di Paola e Lucia, mentre nella seconda cappella di sinistra è posta una grande tela di Francesco Caccianiga, con Sant'Anna, San Gioacchino e la Vergine. L'ultima cappella di sinistra, accanto all'ingresso, ospita una statua policroma di Santa Lucia, opera dei fratelli Graziani.  A Forlì nel giorno di Santa Lucia (13 dicembre) si effettua la benedizione degli occhi con la reliquia della Santa presso la Chiesa. Inoltre, lungo Corso della Repubblica e in Piazza Saffi si fa festa con il torrone che si suole regalare alle belle ragazze o alle fidanzate come pegno.

52 - Soffitto della chiesa di Santa Lucia di Forlì.  

53 -  Forlì- 157-  Forlì. La chiesa di Sant'Antonio Vecchio è una piccola chiesa romanica situata in Corso Armando Diaz al centro di Borgo Ravaldino . La chiesa di Sant'Antonio Vecchio. Negli anni 1932-33 la demolizione dell'edificio che gli era addossato ed il successivo restauro, a cura dell'architetto Luigi Corsini, misero in luce non soltanto l'elegante bifora centrale e le decorazioni in laterizio della facciata, ma anche i resti di due antichi affreschi dei quali si ignorava l'esistenza. Nel 1960 la chiesa è stata oggetto di un secondo, importante intervento in seguito al quale è stata adibita a Sacrario dei Caduti forlivesi.

54- Forlì. In Corso Armando Diaz  Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino. Nel 1707 iniziò la costruzione dell'ex Convento dei Carmelitani Scalzi di S. Teresa su disegno di Carlo Cesare Scaletti. La costruzione della chiesa è poi seguita da Giuseppe Merenda (1707-1735). Nel 1798 divenne chiesa parrocchiale al posto di Sant'Antonio Vecchio. La grande facciata, dall'aspetto severo in laterizi, rimasta incompiuta, ha un andamento semicircolare che le conferisce un aspetto particolarmente scenografico. Il grande portale in contrasto con essa, datato 1931, è stato disegnato dall'architetto Leonida Emilio Rosetti.

55 - Forlì. Interno Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino.   La chiesa è a pianta ottagonale, decorato con sobrietà, con il presbiterio allungato, che permette l'accesso a due cappelle, una per lato e due a fianco del presbiterio. Un bel dipinto del forlivese Antonio Fanzaresi, La morte di Sant'Anna si trova all'altare maggiore. Nella cappella a sinistra del presbiterio la statua di Sant'Antonio da Padova di Angelo Piò. Sul lato sinistro si trova l'accesso che conduce alla cripta sottostante, nel cui andito è conservata una pregevole tavola di Marco Palmezzano: la Visitazione.  Nella cripta è custodita una Pietà, bella tavola realizzata da Livio Agresti. 160 - Forlì. Chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino, interno. Ogni anno il 22 Maggio, festa di S. Rita da Cascia, dalle 16.30 alle 22.00 davanti alla Chiesa vengono benedette le automobili.

56 - Forlì. Corso Diaz. Casa di Roberto Ruffilli.  Senatore ucciso dalle  Brigate Rosse. Il 16 aprile 1988 (a dieci anni dall'assassinio di Aldo Moro, e proprio pochi giorni dopo la nascita del nuovo governo presieduto da De Mita, che Ruffilli aveva contribuito a creare), venne assassinato nella sua casa di Corso Diaz, nel rione Ravaldino.

57 - Forlì -Rocca di Caterina Sforza o di Ravaldino 

58 - Forlì. Piazzale Porta Ravaldino la Rocca di Caterina Sforza o di Ravaldino.

59-Forlì - Piazza della Vittoria

60 -Forlì. Piazza Vittoria. Le Palazzine Gemelle che delimitano l'ingresso di corso della Repubblica verso Piazza Aurelio Saffi

61 -Forlì. Piazza Vittoria. Il Monumento ai Caduti o Monumento alla Vittoria

62 - Forlì . Porta Schiavonia, è l'unica porta rimasta della cinta muraria di Forlì. Si trova all'ingresso nord della città lungo la Via Emilia proveniente da Faenza, davanti al fiume Montone.


63 -  Forli-Pieve-di-Santa-Maria-in-Acquedotto.  La pieve di Santa Maria in Acquedotto è un'antica pieve che sorge nelle campagne di Forlì sulla via che conduce a Ravenna.Si trova a circa 4 km dal centro cittadino, nelle vicinanze del casello autostradale e sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, passava l'acquedotto di Traiano, da cui il nome della pieve e della frazione, Pieve Acquedotto sebbene, secondo altre tesi, in questo luogo sarebbe da identificare l'antico corso del fiume Ronco

63 - Forli-Pieve-di-Santa-Maria-in-Acquedotto. La parte posteriore della pieve mostra un'abside, che corrisponde alla navata centrale, di forma semicircolare; accanto a questa abside centrale, sono presenti altre due piccole absidi che, di dimensione minore rispetto a quella centrale, corrispondono alle due navate laterali.   
64-Forli-Pieve-di-Santa-Maria-in-Acquedotto, interno

65 - Forlì - A  circa 10 km dal capoluogo, nella frazione di  Pievequinta è un , vi è la pieve dedicata ai -SS.Pietro-e-Paolo.

66- Forli- La frazione di Pievequinta è famosa per la pieve dedicata ai Santi Pietro e Paolo costruita nell'XI secolo unica nel suo stile, poiché è l'unica chiesa delle campagne forlivesi ad avere un campanile cilindrico tipico delle basiliche ravennati. La pieve sorge in via del Cippo n'6, un po' fuori dall'abitato di Pieve Quinta, ma riconoscibile a distanza e visibile anche dall'Autostrada A14 per il bellissimo campanile di forma cilindrica

67 - Forlì, Pieve-dei-SS. Pietro-e-Paolo. All'interno, nell'abside si trovano sei teste di marmo che raffigurano i santi apostoli e sono state ricollocate nella posizione originaria di un edificio esistente in precedenza.

68 - Forlì.  Fornò Santuario di Santa Maria delle Grazie, sorge nella frazione di Fornò, a pochi chilometri dalla città, nella campagna ad est di Forlì, verso l'attuale zona industriale e in direzione Forlimpopoli.

69 - Forlì. Santuario di Santa Maria delle Grazie di Fornò facciata. La costruzione, che risale alla seconda metà del secolo XV, ebbe come fondatore un affascinante personaggio albanese, Pietro Bianco da Durazzo, che, nel 1448, dopo aver fatto il pirata, giunse, come eremita bianco vestito (da cui il soprannome Bianco), e zoppo, a Forlì, dove dimostrò grandissima devozione.Edificato in città un piccolo oratorio intitolato a Santa Maria delle Grazie, Pietro si spostò nella zona di Fornò, allora boscosa, dove, avendo trovato un'immagine di Maria, decise di costruire il Santuario.

70 -  Forlì - Interno Santuario-di-Forno- sec XV 


71-Forlì. Casa dei Ricordi Villa Carpena.

72-VillaCarpenaCasa dei ricordi, è una proprietà situata a San Martino in Strada (frazione di Forlì), nota per essere stata la residenza di Benito Mussolini, della moglie Rachele Guidi e dei cinque figli..

73-Villa Carpena. Museo Mussolini



74-Forlì.Casa dei Ricordi - Villa Carpena, interno



75-Forlì.Casa dei Ricordi - Villa Carpena, interno la stanza dove il Duce riceveva




76-Forlì.Casa dei Ricordi - Villa Carpena, interno, la camera del Duce


77-Forlì.Casa dei Ricordi - Villa Carpena, interno, la foto di famiglia. Benito Mussolini, la moglie Rachele Guidi con i cinque figli

1 commento:

  1. Bella la mia città! A parte la Casa dei ricordi i cui proprietari hanno causato tanto dolore e disastro!

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