Cascia




Alcune fra le cose più importanti, da visitare.
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Reg. Umbria

Prov. Umbria

Prov. di Perugia

1 - Cascia. incantevole cittadina dell’Umbria. Risalendo lungo la valle del fiume Corno, si arriva a Cascia. La città, 563 m. s.l.m, nacque di origine italica, fu importante centro romano: numerose sono ancora i resti architettonici nel territorio, tra cui il tempio di Villa San Silvestro. In qualunque periodo dell’anno si giunga a Cascia, in pellegrinaggio o in visita, si resta colpiti dal fervore di fede e di speranza delle folle di fedeli, giunti da ogni parte del mondo, per rendere omaggio ed invocare l’aiuto di Rita. 

2- Cascia -Città natale di Santa Rita, è uno dei principali centri spirituali dell’Umbria e meta di frequenti pellegrinaggi da tutto il mondo. La Chiesa, consacrata nel 1947, fu eretta a Basilica da Pio XII il 1 Agosto 1955. Ai fianchi del portale, si trovano dieci episodi della vita della Santa scolpiti dal Pellini, mentre all’interno, sempre dello stesso autore, lungo le pareti, troviamo la bellissima Via Crucis in pannelli di marmo bianco.

3 - Cascia, in  Viale Santa Rita. Il Santuario di Santa Rita, è stato iniziato il 20 giugno 1937, sul luogo dove c’era l’antica Chiesa, rifatta nel 1577; è stato consacrato il 18 maggio 1947 ed eletto a Basilica-S.Rita- da Cascia

4 - Cascia. Interno della Basilica di Santa Rita
5 - Cascia. Basilica di Santa Rita, la Fontana della Vita di Armando Marrocco. La Penitenzieria, inaugurata nel 1986 per celebrare il XVI centenario della conversione di Sant'Agostino, in essa viene celebrato il sacramento del perdono; vi sono sempre sacerdoti confessori a disposizione nelle lingue più diffuse, ma si può entrare anche per una semplice visita.
6 - Cascia, il Monastero di Santa Rita da Cascia, già monastero di Santa Maria Maddelena, è un edificio religioso italiano. Ubicato nella parte alta della città di Cascia, fa parte del complesso del Santuario di Santa Rita da Cascia ed è adiacente alla basilica di Santa Rita Originariamente dedicato a S. Maria Maddalena, risale alla fine del 1200. Ampliato nella prima metà del 1700 grazie alle offerte del re del Portogallo, e successivamente durante la costruzione del Santuario, il monastero di clausura è il luogo storico dove S. Rita visse quaranta anni e morì come monaca agostiniana.

7- Santa Rita da Cascia


8- Cascia. La Chiesa di Sant’Antonio.

9- Cascia. Chiesa di S. Antonio. Interno
Il complesso fu costruito alla fine del secolo XIV su un insediamento di celle monastiche benedettine. La chiesa, a navata unica, custodisce due preziosi cicli di affreschi: il primo, relativo alla vita di S. Antonio, fu realizzato nel XIV sec. da un equipe di pittori noti come Maestro della Dormitio; il secondo ritrae scene della Passione di Cristo, ed è opera di Nicola da Siena. Nel coro è conservata la monumentale scultura lignea “Tobia e l’Angelo” del XV sec. Sulla cantoria della controfacciata, è collocato un organo costruito nel 1630 da Luca Neri da Leonessa. Oggi l’ex-convento fa parte del circuito Museale Urbano di Cascia.

10 - Cascia. La Chiesa di San Francesco.
 L’edificio, le cui origini risalgono al XIII sec., fu ricostruito nel 1424.  Il rosone di grande pregio artistico. L`interno   presenta una struttura quattrocentesca. Numerosi gli affreschi che si distinguono sulle pareti e sul coro, fra cui: Madonna con bambino, Angeli e Santi, la Natività, la Trinità, S. Benedetto e S. Rocco.

11- Cascia. Chiesa di San Francesco, coro ligneo trecentesco


12 - Cascia. La Chiesa di Sant’Agostino, con annesso ex convento degli Eremitani di S. Agostino, si trova sulla sommità del colle nei pressi della Rocca. L'edificio, ora in restauro, è di antica origine, ma fu ricostruito nel XIV sec.  L’interno conserva tracce di affreschi dei sec. XV e XVI, visibili anche nei due vani sotterranei, di cui uno costituiva l'antica chiesa.Il chiostro è del 1480

13 - L'interno della Chiesa di Sant'Agostino.


14 - Cascia. La Collegiata di Santa MariaChiesa che nella parte nord mantiene l’originale forma dell’antica pieve romanica, presenta all’interno un assetto cinquecentesco diviso in tre navate coperte da volte a crociera. Numerose le opere d’arte presenti, tra cui la tavola degli Angelucci, intitolata Pace fra Casciani. All’interno e sulla facciata si conservano affreschi del XV sec. Nella cappella del S.S. una pala d’altare con S. Anna, S. Nicola. In fondo alla navata sono rappresentate con spiccato senso narrativo le storie della vita di S. Carlo. Secondo la tradizione, qui fu battezzata Santa Rita.

15 - Cascia, interno collegiata-di Santa Maria di Cacsia


16- Cascia. La Chiesa di San Montano, dedicata al santo già ai tempi di S. Rita, risale al XIII sec. , sopra la porta di destra è affrescata una “Madonna con Bambino” del XV sec. L’interno, coperto da volte a crociera, presenta nel catino absidale l’affresco della “Incoronazione della Vergine” opera anonima del XV sec. Dello stesso periodo gli altri frammenti di affreschi sulle pareti e sugli altari laterali aventi per soggetto alcune figure di Santi, tra cui S. Maria Maddalena e S. Rita

17 -Cascia,  la chiesa di San Montano, interno


18-Cascia. L'esterno di Palazzo Frenfanelli, sede del Municipio, su Piazza Aldo Moro




19 -Cascia, in Piazza Aldo Moro, il  Palazzo Carli è Sede della Biblioteca dell'Archivio Storico di Cascia, è un'antica residenza nobiliare di proprietà comunale, è un edificio cinquecentesco di quattro piani, di impianto rinascimentale con marcata ristrutturazione settecentesca. Internamente è decorato con pitture ad olio e a tempera del XVII sec., raffiguranti finti drappi alle pareti e personaggi e paesaggi mitologici all'interno delle volte. Il Palazzo è arricchito da un giardino interno all'italiana.


20- Cascia. La Torre Campanaria in via Santa Chiara

21-Cascia, in via G. Palombi, il Palazzo Santi, è sede del Museo civico, ospita nelle sale seicentesche una collezione di oggetti archeologici databili dal VIII sec. a.C. in poi, tra cui gli ultimi reperti rinvenuti nelle recenti campagne di scavi presso il foro romano di Villa San Silvestro; una preziosa raccolta di sculture lignee e in pietra di soggetto sacro risalenti ai sec. XIII, XIV e XV e una pinacoteca, riflesso del passato medievale e rinascimentale del Comune. Stemmi di papi, podestà e cavalieri, disposti lungo tutto il percorso museale testimoniano il prestigio di Cascia nel tardo Medioevo.


22- Cascia. La Rocca.  La rocca fu fatta costruire sotto il pontificato di Paolo II sulle fondamenta di una precedente fortezza. I ruderi visibili e restanti dalla demolizione ordinata da Leone X nel 1517 e dai successivi terremoti, testimoniano che la stessa aveva una forma di un trapezio irregolare di circa 50 x 33 x 60 m, con torrioni di 30 m di circonferenza. Simbolo della potenza della città di Cascia nel periodo altomedievale, la rocca ad oggi è interessata da importanti interventi di restauro e consolidamento.

23 - A circa 7 km da Cascia, la frazione di Roccaporena  di Cascia. Chiuso in una forra sovrastata da uno strappo di cielo, il villaggio di Roccaporena, paese nativo di S. Rita, si mostra improvviso al visitatore. È collegato con il capoluogo dalla variante alla SS.320 che si snoda alla sinistra del Corno, lungo le pendici del monte della Sassa.


24 - La Casa NataleLa casa nativa di Santa Rita, aperta al pubblico nel 1camper umbria valnerina cascia casa maritale999, è stata oggetto di discordia per molti studiosi. Oggi è possibile visitare la casa nativa che, per una buona parte, conserva la sua autenticità trovando ancora i muri pieni di caliggine e gli utensili che la famigliola usava nei gesti quotidiani, mentre una parte dell'edificio, ha subito ristrutturazioni che ne hanno modificato lo stato originario, mantenendo comunque intatta la sacralità del luogo.


25 - Il Santuario di Roccaporena
 È una costruzione in veste romanica, eretta su disegno dell'Arch. Della Piana e aperta al pubblico nel 1948. Esternamente l'edificio è rivestito in pietra locale levigata; nel quadri portico al centro della fontana, c’è la statua in bronzo di S. Rita popolana dello scultore Crocetti.
26- Cascia. Roccaporena, orto del-miracolo. Poco distante dall'abitato vi è il piccolo orticello della Santa al quale si accede per un comodo viottolo; qui la tradizione vuole che nel gennaio 1447, fra la neve e il gelo, sbocciasse una rosa profumata e maturassero due fichi. L'orto è sovrastato da due scogli che formano una cavità entro la quale si trova il gruppo bronzeo dello scultore Maleci raffigurante S. Rita inferma, nell'atto di ricevere la rosa dall'anziana parente. L’orto è un luogo di intenso misticismo e di relazione con il sacro

27 - Roccaporena-scoglio-santa-rita-Anticamente chiamato Scoglio dello Schioppo, si staglia nel cielo ed è una delle mete più ricercate da turisti e pellegrini. Il vecchio sentiero che conduceva alla sommità è stato ampliato, scalinato e reso più agevole all'accesso; ai margini sono collocati i quadri della Via Crucis. Poco prima di arrivare alla cima del grande scoglio una fontanella sgorga fra le pietre: “l’acqua di Rita”. Il massiccio ha un'altitudine di m. 827 e si eleva per 120 m dal livello dal paese di Roccaporena. Sulla cima nel 1929 fu eretta una cappella, restaurata e ampliata nel 1941.

28 - Roccaporena- La Grotta d’Oro. Antiche leggende narrano che nell’antro vi risiedeva la ninfa Porrina, oracolo femminile da cui il nome al borgo. Un piccolo sentiero, fra le rocce permette di raggiungere in pochi minuti la grotta costituita da una cavità naturale poco profonda ma assai spaziosa. Il pavimento della grotta costituito da diverse stratificazioni degrada verso l’entrata, mentre la parte più interna si presenta come una terrazza a due livelli sovrapposti. La grotta splendente e dorata nelle giornate di sole, secondo la tradizione, fu spesso luogo di preghiera e meditazione della Santa.

29 -Cascia. Roccaporena. Il Lazzaretto Al tempo della Santa, nella piccola struttura amministrata da una compagnia di donne e dirette da una badessa, sotto il titolo della Madonna della Concezione, venivano ricoverati per tre giorni i forestieri di passaggio. Era composto di tre vani; attualmente ne restano due. Gli affreschi del XVI sec. sono stati tutti restaurati. Nella parete frontale del primo ambiente, a destra c’è S. Montano; sopra S. Lucia e a destra l'Annunciazione. Il fabbricato venne ripristinato nel 1952 su progetto dell'Arch. Cesanelli.







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