Rivoluzione del trasporto pubblico a Forlì


14-07-2012
Da piazza Aurelio Saffi alla Stazione Ferroviaria.
Spero di sbagliarmi, ma con il trasferimento per la fine di luglio dei mezzi di trasporto da piazza A. Saffi alla stazione, che il Comune di Forlì ha programmato, credo che saranno ancora di meno le persone che si recheranno in centro. Come conseguenza, i pochi negozi storici ancora gestiti dai cittadini di nazionalità italiana chiuderanno, lasciando sempre più spazio agli extracomunitari, i quali, approfittando delle continue negligenze delle nostre istituzioni, occuperanno ulteriormente tutto il centro.
Credo invece fosse più opportuno rivedere il servizio dei mezzi di trasporto, eliminando i bus dell’ATR, i quali, sempre più vuoti, rallentano ulteriormente il traffico, inquinano l’ambiente e ci costano un patrimonio. Dopo l’esperienza che ho vissuto personalmente questo inverno, quando mi sono servito di essi per due volte, oserei definirli “ammassi di rottame”! A parte il rumore infernale, bisogna essere degli atleti sia per salirci, che per stare in piedi o alzarsi da sedere. Sono, infatti, privi di quel minimo conforto che una persona pagando salato il biglietto avrebbe il diritto pretendere.
Penso poi alle persone anziane, alle mamme con bambini piccoli, come possono salire in questi “barrocci per il trasporto di materiali obsoleti”? Riprendendo quindi, da cosa credo sia necessario fare, sostituirei questi catorci con dei pulmini più piccoli ed ecologici, aumentando le corse e i percorsi, per offrire un sevizio più soddisfacente. Questo contribuirebbe a convincere sempre più persone a lasciare l’automobile nel garage e servirsi di questi mezzi per venire in centro. La nostra bella piazza tornerebbe ad essere il punto d’incontro dei forlivesi e non. Come succedeva ai bei tempi, ritornando a essere il più importante punto di riferimento.
G. R.
Pubblicato in ForlìToday il 27 luglio 2012

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