PEDONI! Nessuna ragione,vi salva la vita



Il pedone ha sempre ragione?

28 Agosto 2012

Pirati della strada

Rimane certo, che i pirati non devono esistere perché in caso d’incidente, indipendentemente dalla causa che l’ha provocato, chi è alla guida del mezzo, deve assolutamente fermarsi e prestare soccorso. Ciò premesso.
Troppo spesso si sente parlare dei pirati della strada, sembra una guerra fra automobilisti e pedoni, in realtà non può essere così perché le due categorie si alternano, infatti, certe volte, siamo pedoni, in altre guidatori di mezzi da trasporto.
 Pertanto cominciamo a esaminare alcune cose: Salvo nei centri, dove il flusso di pedoni e automobilisti è elevato le strisce pedonali regolate col semaforo, sono indispensabili per entrambi le parti e servono a fare defluire il traffico e in questi casi non succedono incidenti.
In molte situazioni, se vogliamo essere sinceri la maggior parte di noi quando attraversiamo la strada, lo facciamo, dove ci troviamo il più delle volte dove non ci sono le strisce pedonali e gli automobilisti quando vedono una persona in attesa di attraversare si fermano ugualmente, e anche in questo caso gli incidenti sono rarissimi.
Fatta questa costatazione, poiché quasi tutti gli incidenti avvengono sulle strisce pedonali normali, credo che noi tutti, dobbiamo fermarci e riflettere perché ciò accade.
E’ troppo facile addossare tutta e sempre la colpa all’automobilista che sembra impazzire quando da pedone diventa guidatore di un mezzo e trovare soddisfazione investire le persone nelle strisce pedonali.
Non é così, certo lo stesso deve attenersi al codice della strada, quindi rispettare il limite di velocità, non deve bere o assumere altre sostanze che possono compromettere la sua lucidità di guida ecc.
Credo però, che anche il pedone abbia le sue colpe non rispettando le proprie di regole, ad esempio immettersi sulle strisce pedonali senza fermarsi prima e lo fanno in tanti, perciò senza guardare se il mezzo che arriva è a una distanza tale da fermarsi in tempo, e se questo lo può fare senza rischiare di causare incidenti con mezzi che lo precedono ecc.
Durante l’attraversamento poi è sempre meglio continuare a guardare che non sopraggiunga una vettura impazzita e in quel caso se si è attenti si può evitare anche perché si tratta di attraversare mezza carreggiata circa tre metri. Cioè il pedone deve capire che le strisce sono fatte per facilitare l’attraversamento, non un pezzo di strada che in quel momento diventa di sua proprietà, questo sarebbe buona educazione anche per i più piccoli. 
Mi rivolgo poi, ai diretti responsabili dei comuni, i quali devono ad esempio: Evitare di fare magari cinque passaggi pedonali nello spazio di 150 o duecento metri.
Disporli in modo tale che il pedone che si accinge ad attraversare, non sia nascosto dai bidoni dell’immondizia o da qualche cabina dell’Enel, da cartelloni pubblicitari ecc. Ancora deve far sì che, tali siano ben visibili al guidatore del mezzo, invece la maggiore parte sono invisibili, la manutenzione di queste non va programmata, è da fare quando necessita.
E’ già difficile pensarlo, ma fare i passaggi pedonali nelle rotonde per me è assurdo e molto pericoloso.
Se lo scopo della rotonda è di sostituire i semafori per far si che il traffico sia più scorrevole, l’automobilista nell’occasione già impegnato a guardare il comportamento degli altri veicoli, si trova all’improvviso un pedone a due metri di distanza che attraversa, risultato, brusca frenata fortunata se gli riesce senza investirlo e sicuramente blocco del  traffico col rischio di tamponamenti che spesso accadono basta notare i soventi pezzi di vetro di fanalini esistenti.
Pertanto non sarebbe più corretto fare le strisce a una distanza almeno di trenta metri dalla rotonda!
Con queste poche righe non pretendo di avere scoperto nulla, credo invece di avere evidenziato le cose che noi tutti, ci troviamo di fronte quando usciamo da casa, con la certezza che se assieme collaboriamo a un miglioramento, molti di questi gravi incidenti si possono evitare.
Sen’altro vanno riviste anche le norme che regolano tale materia perché non è possibile chi causa incidenti così gravi in stato di ebbrezza o altro,  subisca lievi o nessuna condanna.
G. R.

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