Bologna

Alcune fra le cose più importanti, da visitare.
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  Reg. E. R 

Pos. Reg. e Prov.

Prov. di Bologna
1 -Panorama di Bologna.  La Dotta, la Rossa, la Grassa: così è definita Bologna, capoluogo della ricca Emilia Romagna. La Dotta per la presenza di una delle più antiche Università d’Italia che ancora oggi continua ad attrarre studenti italiani e stranieri e a mantenere il suo ruolo di attivissimo centro culturale. Bologna la Rossa per il colore che i tetti e le case danno alla città, mantenendo vivi i colori tipici dell’epoca medievale. Bologna la Grassa per la gustosa e sublime gastronomia: la cucina bolognese è conosciuta in tutto il mondo ed ha conquistato anche i palati più severi.

2 -Bologna, panorama sulle torri. Le torri di Bologna sono uno dei tratti distintivi della città. Delle tante torri che vennero costruite tra il XII e il XIII secolo, oggi ne restano meno di venti. Queste strutture avevano una funzione sia militare che gentilizia: davano prestigio alla famiglia che ne ordinava la costruzione.

3 -Bologna. Le due torri In Piazza di Porta Ravegnana.(Asinelli a destra e Garisenda a sinistra). sono le più importanti, mentre quella degli Asinelli come vedremo di seguito è visitabile, la Torre Garisenda è più bassa (47 metri) e non è visitabile.

4 -Bologna, La Torre degli Asinelli venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento. Nel 1448, infatti, la torre venne dotata di una rocchetta per accogliere i soldati di guardia. Attualmente gli archi del portico della rocchetta ospitano alcune botteghe di artigiani, in memoria della funzione commerciale che la città svolgeva nel Medioevo. I visitatori, dopo aver percorso i 498 gradini della scalinata interna, possono arrivare fino alla cima della Torre degli Asinelli che, dai sui 97,20 metri di altezza, permette di avere la città rossa ai propri piedi. Durante le belle giornate, la vista può arrivare fino al mare e alla Prealpi del Veneto.

5-Bologna , sempre Piazza Maggiore. Celebre per la Fontana del Nettuno, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città medievale: ad Ovest il trecentesco Palazzo Comunale, ad Est il cinquecentesco Palazzo dei Banchi e a Sud l’imponente Basilica di San Petronio di fronte alla quale si stende l’elegante Palazzo del Podestà. Tutte costruzioni che testimoniano la storia della città, una storia iniziata nel 1200 quando il popolo sentì il bisogno di attrezzare la città di uno spazio da adibire a mercato. Tutti gli edifici che la costituivano vennero acquistati dal Comune e poi abbattuti e solo nel Quattrocento Piazza Maggiore assume l’austera forma che conserva ancora oggi. Nonostante la sua importanza storica, pare che la Piazza porti sfiga agli studenti che frequentano la celeberrima Università bolognese. Secondo la leggenda non bisogna mai attraversare la Piazza passando per il centro, ma sempre costeggiandola, perché altrimenti si può dire “Addio” alla tanto ambita laurea.

6 -Bologna-panorama. Cuore pulsante della città, Piazza Maggiore (o Piazza Grande come la chiamano i bolognesi e la cantava Lucio Dalla) è il centro della vita civile e religiosa di Bologna.


7-Bologna-piazza-Maggiore-palazzo-Accursio

8 -Bologna. Piazza maggiore. la Fontana del Nettuno

9 -Bologna. Piazza Maggiore. la Fontana del Nettuno, dettaglio.

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 10-Bologna. Chiesa di San Petronio. È l’ultima grande opera gotica realizzata in Italia, a croce latina a tre navate con cappelle. Da non perdere la Cappella Bolognini affrescata con le Storie dei Re Magi, il giudizio universale il Paradiso e in basso l’Inferno con una straordinaria e gigantesca figura di Lucifero e la rappresentazione del profeta Maometto nell’Inferno.

11-Bologna.  La Basilica di San Petronio è la chiesa più importante e imponente di Bologna oltre ad essere la quinta chiesa più grande del mondo. I lavori di costruzione della Basilica iniziarono nel 1390 ma andarono avanti per secoli. Per far spazio a questo tempio, simbolo dell’orgoglio civico della città, fu necessaria la demolizione di torri, abitazioni private e ben otto chiese. Se vi recate in visita alla Basilica di San Petronio non potrete far a meno di notare la Meridiana costruita dal Cassini per dimostrare che era la Terra a girare intorno al Sole, e non viceversa come era credenza del tempo.


12 -Bologna - Basilica S. Petronio interno
13 -Bologna S. Petronio-cappella-bolognini

14-Bologna, Basilica di San Petronio. Giovanni da Modena, Cappella Bolognini, particolare 

15-Giovanni da Modena, Inferno (particolare), 1410, Basilica di San Petronio , Bologna)


16 -L'apparizione della stella, Cappella Bolognini, basilica di San Petronio, Bologna

17 -Basilica di San Petronio- Cappella del Magi

18 -Bologna-La Basilica Santo Stefano in piazza-Santo-Stefano. La Basilica di Santo Stefano è un insieme di edifici sacri che formano il più noto complesso delle Sette Chiese. La triangolare Piazza Santo Stefano, che di recente è stata riportata al suo aspetto originario, accoglie la Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano. Nel corso degli anni i lavori di modifica e di restauro hanno cambiato l’aspetto antico del complesso fino a ridurre a quattro il numero delle sette chiese iniziali.


19 -Bologna- interno-Santo-Stefano-Vitale-e-Agricola

20 -Bologna Santo Stefano interno Adorazione  dei Magi (1370)_-_Foto_Giovanni_Dall'Orto,_9-Feb-2008

21 -Bologna.  Forse lo sanno in pochi, ma Bologna è sempre stata una città d’acqua, una piccola Venezia che ora è in gran parte nascosta. Lo scorcio più suggestivo di questa Bologna insolita lo si scopre aprendo una finestrella che si trova a Via Piella. Qui, come in una visione, lo sguardo si apre sul canale delle Moline, usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui si lavorava il grano.

22 -Canali di Bologna. Qua e là, in giro per il centro storico, si scorgono chiuse, torrenti seminascosti, si sente il rumore dell’acqua ma non la si vede. Come nel Ghetto Ebraico, sotto cui scorre l’Aposa o all’incrocio tra via delle Moline e via Capo di Lucca, dove si può sentire il rombo del Salto del Reno.

23-Bologna. La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita una delle più importanti raccolte museali italiane. Le opere qui presenti ripercorrono tutto l’iter artistico emiliano e italiano dal XIII all’inizio del XIX secolo. Sono presenti opere di Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino e molti altri.

24-Gli interni della Pinacoteca Nazionale di Bologna

25 -Bologna. Chiesa di Santa Maria della Vita. Questa piccola chiesa che si raggiunge da una stradina laterale di Piazza Maggiore, merita una visita per il bellissimo “Compianto del Cristo morto” modellato nella seconda metà del ‘400 da Niccolò dell’Arca.

26-Bologna. Chiesa di Santa Maria della Vita, interno

27 -Chiesa di Santa Maria della Vita, interno. Compianto del Cristo morto. Questo gruppo scultoreo è considerato uno dei capolavori della scultura italiana, ingiustamente sconosciuto a molti. Il dolore espresso dai volti delle statue spinse Gabriele D’Annunzio a definire l’opera un “urlo di pietra”.

28 - Chiesa di Santa Maria della Vita, interno Compianto del Cristo morto, dettaglio.

29 -Portici di Bologna. Per ben 40 chilometri la città è percorsa da porticati che non sono solo un elemento architettonico ma rappresentano l’essenza stessa e gli umori della città. Durante la bella stagione sono un’ottima protezione dal sole, nei mesi più freddi, invece, riparo perfetto dalla pioggia. Sono la metropolitana all’aperto di Bologna, percorsi coperti che permettono di raggiungere ogni punto della città. 

30 -Bologna. Il più famoso portico è quello di quasi 4 km che dal centro di Bologna porta alla Chiesa di San Luca, simbolo di Bologna posta sopra il Colle della Guardia. 

31 -Bologna. San Luca. Legata al culto dell’immagine della Beata Vergine di S. Luca (la prima immagine della Madonna realizzata direttamente dall’Evangelista), la chiesa attuale fu realizzata tra 1723 e 1757 in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca

32 - Bologna. Santuario-della-Beata-Vergine-di-San-Luca- La chiesa ha una planimetria ellittica con l’interno a croce greca impreziosito da opere di Guido Reni e Guercino. Il portico coperto, con 666 arcate, collega il santuario a Porta Saragozza in città. Il numero di 666 (simbolo del demonio) non sarebbe casuale ma è pieno di riferimenti simbolici: i portici hanno la forma di un serpente (il diavolo) schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa con la sua immagine miracolosa. La salita, quindi, rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato. Dalla chiesa, ogni anno, parte la processione che porta la Madonna con Bambino alla cattedrale durante la settimana dell’Ascensione. Lungo i portici di San Luca i bolognesi vanno a correre, soprattutto di domenica: se volete affrontarli, scarpe comode e tanta pazienza, perché si fatica molto!

33 -Bologna. San Luca, particolari.


34-Bologna. San Luca interno
35-Bologna. Santuario della Madonna di San Luca interno, la Madonna

36-Bologna. Santuario della Madonna di San Luca, dettaglio interno,

37-Bologna, città d'Arte. San Luca, scrigno di bellezza e devozione popolare    



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