Elogi dal P.D.R - G. Napolitano


Roma. IL quirinale 


Inviata il 6 Novembre 2012

Sig. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Sig. Presidente, dà fastidio a me e credo  alla maggior parte degli italiani, sentirsi dire da Lei che, poiché siamo comprensivi e generosi, con i nostri sacrifici usciremo dalla crisi.
A noi dipendenti e pensionati non interessano certi elogi, non ci esaltiamo a essere sempre noi a fare i sacrifici. La realtà è diversa, ci costringete a sostenere continui sacrifici senza preoccuparvi delle famiglie che diventano sempre più povere. Noi non possiamo fare nulla! Diversamente dall’articolo uno della costituzione che dice “la sovranità, appartiene al popolo”, avete fatto in maniera che la sovranità appartenga al vostro “popolo”, quello sprecone.
Dite sempre che la causa della crisi è del debito pubblico che è il più alto di tutti gli altri paesi europei, ne parlate come se la colpa fosse nostra e non causa della vostra incapacità governativa degli ultimi quarant’anni. Siete stati molto abili a fare lievitare senza scrupoli il vostro stato di benessere.
Sig. Presidente, non deteniamo solo il record del debito pubblico, ma anche quello del costo della macchina statale, enormemente più alto di quello degli altri paesi, e quello dei vostri stipendi che creano una disuguaglianza sociale non più sostenibile. Di questo parlate raramente perché non lo sentite come un vostro problema e qui vi trovate tutti d’accordo.
 Parlando nella circostanza solo dei costi del Quirinale, se sono  giusti i dati provenienti da diverse fonti, il personale complessivo è di 2181 unità, un “esercito”, i cui stipendi ammontano ad una spesa annua di 241 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti, sempre a quanto riportato da varie fonti, i 20 mila euro mensili del Suo stipendio, più la pensione da parlamentare che percepisce insieme a quella da senatore, si  arriva probabilmente dai 50 ai 60 mila euro al mese. Una cifra enorme che per moltissimi cittadini rappresenta quasi quanto percepito in tre anni di duro lavoro.
Delle tante riunioni che tenete separatamente, spero ne facciate una tutti assieme per fare un buon esame di coscienza.
Distinti saluti
Gilberto Renzi
 




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