Gorizia

Alcune fra le cose più importanti, da visitare.
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Regine. Friuli Venezia Giulia

Province. FVG


Prov. di Gorizia

1 -Gorizia. Per la sua posizione e per la sua storia, la città è uno dei punti di congiunzione fra il mondo latino, slavo e germanico.

2 -Veduta di Gorizia dal Castello

3 -Castello di Gorizia,  è una fortificazione risalente all'XI secolo costruita sul colle che domina la città da cui prende il nome. Il castello adesso ospita il Museo del Medioevo Goriziano, gli interni sono arredati con mobili e suppellettili originali, e fanno mostra riproduzioni di armi bianche e macchine d'assedio. Nel cortile centrale è ancora possibile vedere i resti del vecchio torrione dell'XI secolo. Sulla collina intorno al castello si estende un parco pubblico.

4- Castello di Gorizia

5 - Gorizia.  Ingresso del castello. Sopra l'entrata c'è una statua raffigurante il leone di san Marco, simbolo della Serenissima, pur risalente al XVI secolo non è mai stato utilizzato, a causa della breve dominazione veneziana, fino al 1919, anno in cui è stato collocato nella sua sede attuale.  

6 -Gorizia. La Cappella di Santo Spirito in Borgo Castello, è una delle più antiche chiese di Gorizia. È situata sul colle del castello e con questo costituisce una delle immagini tradizionali della città. I lavori vennero ultimati il 22 gennaio 1414.

7 -Gorizia Cappella santo spirito vista di lato.

8 -Gorizia. Borgo Castello. Le Case Dornberg, Tasso e Formentini ospitano il Museo della Guerra, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, la Collezione Archeologica, la Raccolta Etnografica e la Pinacoteca.

9 -Gorizia. Il museo della guerra.  Il Museo della Grande Guerra di Gorizia si sviluppa nei sotterranei delle cinquecentesche case Dornberg e Tasso in Borgo Castello. Oltre alla ricchezza del materiale raccolto nelle nove sale a disposizione, questo museo permette anche di provare l'esperienza della trincea con una sua ricostruzione a grandezza naturale accompagnata dai rumori assordanti della guerra. Le stanze danno la possibilità di scoprire oggetti, cimeli, divise dei soldati italiani ed austro-ungarici ritrovati in città e nelle zone circostanti oltre a diversi plastici che aiutano a capire quale fosse la situazione a Gorizia e sulle alture circostanti, in particolare sul Monte Calvario e sul Sabotino. Una sala inoltre è dedicata al generale Armando Diaz. Vi sono esposti documenti, medaglie ed altri oggetti che fanno parte, insieme con l'archivio, del Fondo Diaz di proprietà dei Musei Provinciali di Gorizia. L'allestimento si sviluppa fino alla saletta didattica dove sono esposte le onorificenze che il gen. Diaz ricevette nel corso della carriera.

10 -Gorizia. Nei sotterranei delle case Donberg e Tasso di Borgo Castello il museo della Grande Guerra-

11 -Gorizia, parco del comune. Gorizia, già definita la Nizza austriaca, colpisce per l'abbondante quantità di verde che non solo la circonda, ma la compenetra. Vi sono numerosi parchi e giardini pubblici all'interno della città, oltre quelli che circondano le molte ville ottocentesche. Vi sono poi spazi verdi restati allo stato naturale, quali il Parco del Castello e la Valletta del Corno, che si estende tra il rione di Straccis ed il centro cittadino, lungo il corso del torrente Corno, dove sono presenti anche appezzamenti di terreno a destinazione agricola.

12 -Parco Lungo il viale XX Settembre, nel centro di Gorizia, si estende il parco di Palazzo Coronini Cronberg, realizzato sul finire dell’Ottocento.

13 -Gorizia. Statue al parco Coronini

14 -Gorizia. Fiume Isonzo Lungo il corso del fiume  si snodano alcuni parchi di notevole valore paesaggistico, fra cui quello di Piuma-Isonzo, costituito da una parte fluviale e una collinare boscosa, e quello della Campagnuzza, che presenta un ambiente di bosco golenale. Tra le superfici non protette, è particolarmente suggestivo il primo tratto del fiume Isonzo in territorio comunale, incassato in una gola dalle cui pareti sgorgano acque sorgive, con copertura vegetale estremamente varia, e l'ultimo tratto tra le frazioni di Sant'Andrea e Lucinico, contraddistinto da una vasta distesa di pioppi e salici.

15 -Gorizia. Il fiume Isonzo e sullo sfondo il ponte ferroviario dei primi del Novecento

16 -Gorizia vecchia

17 - La cattedrale metropolitana dei Santi Patroni, Ilario e Taziano è il principale luogo di culto cattolico della città di Gorizia.  L'esterno attuale del Duomo è in buona parte su progetto di Emilio Karaman, che si ispirò a Max Fabiani: i lavori si conclusero nel 1924. Il campanile fu costruito nel ‘500, ed era originariamente ricoperto da una cupola, rimpiazzata appena nel 1865 dall'attuale cuspide piramidale.

18 -Cattedrale di Gorizia, Duomo, facciata

19 -Duomo di Gorizia  Interno-

20 -Duomo di Gorizia. Cappella del Santissimo Sacramento è nota dal 1342

21 -Gorizia. Piazza Sant’Antonio, uno degli spazi architettonici più belli di Gorizia, delimitata da un arioso colonnato, che un tempo apparteneva al chiostro di un convento che la leggenda vuole fondato nel III secolo da Sant’Antonio da Padova. Sulla piazza si affacciano due fra i più interessanti edifici della città: il Palazzo dei Baroni Lantieri – Levetzow e il Palazzo dei Conti di Strassoldo, dove dimorò il Duca di Angoulême (riconosciuto dai monarchici francesi come re Luigi XIX), le cui spoglie sono sepolte - con quelle del padre Carlo X di Borbone, che pure si era rifugiato a Gorizia - nella cripta del Convento di Castagnavizza, nella vicina Slovenia.

23 - Gorizia. Piazza Sant’Antonio il palazzo-fortificato-Lantieri

24 -Interno del palazzo-Lantieri.

25 -Gorizia. In palazzo Strassoldo, sito nella zona del Duomo, in piazza Sant’Antonio visse la famiglia Borbone in esilio dalla Francia. Vi soggiornò anche il famoso matematico Cauchy.

26 - Gorizia. Piazza della Transalpina è sicuramente tra le piazze più importanti di Gorizia. Lo spazio pubblico prende il nome dalla Ferrovia Transalpina, che ha una stazione affacciata sulla piazza. Piazza della Transalpina è divisa tra i comuni di Gorizia e Nova Gorica, in seguito al trattato di Parigi. Piazza della Transalpina, un tempo differenziata per la parte italiana e quella slovena, è oggi unificata anche nella sua composizione. I pedoni possono circolare liberamente lungo la piazza. Un tempo Piazza della Transalpina di Gorizia era divisa in due da un muretto altezza uomo, a segnare il confine tra lo stato italiano e quello sloveno.

27 -Gorizia. Stazione della Transalpina

28  - Gorizia. Piazza della Vittoria su cui si affacciano la chiesa di S. Ignazio e la Fontana del Nettuno .

29 -Chiesa di Sant'Ignazio a Gorizia. La chiesa  un dei  luogo di culto cattolico della città, eretta in piazza della Vittoria dal 1654, ha maestosa facciata sviluppata su tre livelli affiancati da due campanili.

30 - Gorizia. Chiesa di Sant'Ignazio, l'interno è strutturato secondo una ricerca della solennità tipica del barocco. Si tratta di una navata centrale molto alta ed ariosa, a cui si innesta quasi senza soluzione di continuità il presbiterio, della stessa altezza. Ai lati della navata, sei cappelle laterali separate da pareti divisorie. l'interno è di derivazione schiettamente romana e contiene tele e affreschi pregevoli.

31-Gorizia, chiesa San  Ignazio e in primo piano la  fontana del nettuno

32-Gorizia. dettaglio della Fontana del Nettuno in  Piazza Vittoria. La fontana del Nettuno collocata in Piazza Vittoria è stata progettata da Nicolò Pacassi e realizzata dallo scultore padovano Chiereghin nel 1756.

33-Gorizia - Piazza Cavour dai sotto i portici-della piazza.

34 -La sinagoga di Gorizia, costruita nel XVIII secolo, si trova nell'area del vecchio ghetto. Costruita nel 1756, sostituì un oratorio eretto provvisoriamente nel 1699 come luogo di preghiera comunitaria.

35-Una veduta interna della sinagoga. Dal 1998 è stato allestito al pianoterra dell'edificio il moderno museo ebraico intitolato “Gerusalemme sull'Isonzo” che illustra la storia del popolo d'Israele dai tempi biblici alla diaspora con la descrizione dei riti e delle tradizioni.

36-Gorizia. Costruito nel 1938 su progetto di Ghino Venturi, il Sacrario militare di Oslavia custodisce le spoglie di 57.740 soldati, morti nelle battaglie di Gorizia.

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