Viterbo


Alcune fra le cose più importanti, da visitare.
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Regione- Lazio

Lazio e province


Provincia di Viterbo

1-Panorama di Viterbo dalla Palanzana - Con i suoi 804 metri d’altezza domina la pianura su cui sorge il capoluogo. Circa 45 km dal mare La città sorge a 326 metri sul livello del mare, situato sulle prime pendici settentrionali del Monte Palanzana. Viterbo è storicamente nota come la Città dei Papi: nel XIII secolo fu infatti sede pontificia e per circa 24 anni il Palazzo Papale ospitò o vi furono eletti vari Papi.

2 -Viterbo. Il centro storico della città di Viterbo è delimitato dalla possente cinta muraria eretta tra l’XI e il XII secolo. Sull’intero perimetro, che è di circa 5 Km, si aprivano diverse porte

3 -Viterbo -Porta Faul esterno della porta restaurata solo da pochi anni.

4 -Viterbo -Porta della Verità. Accesso nord orientale al centro storico della città, che prende il nome dall’omonima chiesa che le è di fronte. 

5-Viterbo -Porta Romana dall'esterno. Porta S. Sisto divenne l’attuale Porta Romana in occasione della venuta di papa Innocenzo X, intorno alla metà del Seicento


6 -Viterbo -Porta Del Carmine dall' esterno, nel quartiere popolare di Pianoscarano


7 -Viterbo -Porta San Pietro La porta vista dall'esterno, così chiamata dal nome della vicina Chiesa di S. Pietro del Castagno

8 -Viterbo -Porta Fiorentina da piazza della Rocca. Antichissima, una delle più importanti della città per la sua posizione a settentrione e quindi punto naturale di arrivo per i conquistatori e per questo più volte danneggiata e anche distrutta completamente, ma anche attraversata da grandi personaggi e protagonisti della storia della città.

9 -Viterbo. Piazza della Rocca e porta fiorentina, dettaglio.

10 -Viterbo. Vista della chiesa di Santa Maria in Gradi con il complesso universitario

11 -Viterbo. Piazza S. Lorenzo vista dall'alto, una grande piazza dominata dalla Cattedrale di San Lorenzo e dal suo campanile, Sul lato meridionale della piazza inoltre si erge la Dimora di Valentino della Pagnotta, edificio del XIII secolo così denominato dal nome del priore che nel 1458 lo acquistò, mentre il lato nord è dominato dalla Loggia del Palazzo dei Papi, allungata e ricostruita nel 1266 con l'erezione di Viterbo a sede papale che mette in comunicazione il Palazzo dei Papi vero e proprio, in particolare la Sala del Conclave, con i fabbricati del lato est della Piazza.

12 -Viterbo. Piazza San Lorenzo, ( Piazzale del Duomo), una delle più belle piazze del mondo.

13 - Viterbo. Il Duomo (Cattedrale  di San Lorenzo Martire) risale a circa il 1192, romanico con bel campanile trecentesco gotico-toscano e facciata rinascimentale (rifatta nel 1560) è il principale luogo di culto della città di Viterbo, sede vescovile della diocesi.  ed è collegata direttamente al Palazzo dei Papi che sovrasta la città sottostante..  Accanto  il Museo del Colle del Duomo, inaugurato in occasione del Giubileo del 2000, e visitarlo significa ripercorrere la storia del colle del duomo e quindi della città di Viterbo sin dalle epoche più remote.

14-Viterbo Interno del Duomo  a tre navate separate da due ordini di colonne collegate da archi. All'interno della Cattedrale un abbondante corredo di opere di vari artisti che coprono circa mezzo millennio di storia. 

15 -Tomba onorifica di papa Giovanni XXI conservata nella cattedrale di Viterbo

16  - In Piazza San Lorenzo. Il Palazzo dei Papi - chiamato comunemente Palazzo Papale - di Viterbo è, insieme al Duomo, il più importante monumento storico della città. (1257-1266) mirabile esempio di gotico viterbese.


17 -Viterbo-Palazzo dei papi, cortile interno.  La Loggia delle benedizioni (più nota come Loggia dei Papi), dall'architettura elegante ed armoniosa, eretta nel 1267.

18 -Viterbo. Palazzo Farnese Palazzo omonimo, che sorge in Via San Lorenzo, nei pressi del ponte del Duomo. Elegantemente quattrocentesco con decorazioni e grazioso cortiletto interno.

19-Viterbo. Piazza del Plebiscito è il centro della città.  dove si affacciano, il Palazzo dei Priori, che ospita il Municipio. Un corridoio che sovrasta via Ascenzi che, mette in comunicazione il Palazzo dei Priori con il Palazzo del Podestà. Dalla parte opposta del Palazzo del Podestà c’è il Palazzo del Capitano del Popolo, oggi sede della Prefettura.All’inizio di Via Roma, all’angolo del palazzo del Podestà c’è un leone, simbolo della città, scolpito in una pietra chiamata “nenfro”.

20 -Viterbo. Piazza del Plebiscito - Il Palazzo dei Priori , meglio conosciuto come palazzo del Comune, 

21-Viterbo. Piazza del Plebiscito. La torre dei Priori, o comunale.  la bella e slanciata Torre dei Priori. Alta 44 metri fu ricostruita nel 1487 sulle fondamenta di quella precedente. L'elegante ornamento in ferro che è presente sulla sua cima fu messo all'inizio del 1800 e in quello stesso periodo vi fu collocata anche 1' attuale campana maggiore.


22 -Piazza del Plebiscito. Il Leone, emblema di Viterbo

23 -Viterbo. Sull'altro lato della Piazza del Plebiscito sulla facciata della Chiesa di S. Angelo è visibile il sarcofago della Bella Galiana, eroina di una leggenda medioevale viterbese.

24 -Viterbo. Piazza del Plebiscito, interno della chiesa-santo-angelo.


25 -Viterbo. Asse del quartiere è Via San Pellegrino che lo attraversa interamente e al centro della quale si apre Piazza San Pellegrino, che deve il nome - lei come tutto il quartiere - alla chiesina che su essa si affaccia

26 -Viterbo. Quartiere San Pellegrino, colazione medioevale
27 -Viterbo -La chiesa, l’annesso monastero e la vicina casa ove la tradizione attesta la nascita di santa Rosa sono un grande centro di spiritualità per tutta la città di Viterbo, che onora la santa come sua patrona e che ogni anno, il 3 settembre, festeggia con il tradizionale trasporto della macchina di Santa Rosa.
28 -Viterbo - Cupola dei primi del Novecento, all'interno in un'urna seicentesca è conservato il corpo della popolare santa viterbese (morta nel 1252 a 17 anni)

29 -Viterbo -Macchina di Santa Rosa. Il 3 settembre di ogni anno, alla vigilia della festa di Santa Rosa, alle 9 di sera inizia il trasporto della "macchina" di S. Rosa. Un colossale baldacchino alto 30 metri e pesante circa 4 tonnellate in onore della santa e per ricordo della processione del 4 settembre 1258 in cui il corpo della santa venne trasferito nell'attuale chiesa di S. Rosa.   

30-Viterbo -Macchina di Santa Rosa. Lo spettacolo è unico: 100 "facchini" portano a spalla il "campanile che cammina", luminoso, lungo un percorso di circa 1 chilometro, facendo 4 o 5 fermate e l'ultimo tratto, in salita, di corsa!

31 -Viterbo-piazza-della-rocca. Un ampio spazio suggestivo che le Mura e la Porta Fiorentina separano dal Giardino Pubblico.   Attorno la monumentale Fontana del Vignola (1566) e la Rocca Albornoz, maestosa costruzione trecentesca (restaurata), ospita il Museo Nazionale e una mostra permanente sull'architettura etrusca

32 -Viterbo-piazza-della-rocca. La Rocca Albornoz, maestosa costruzione trecentesca (restaurata), ospita il Museo Nazionale e una mostra permanente sull'architettura etrusca.

33 -Panoramica, Rocca Albornoz - Museo nazionale Etrusco (Viterbo)

34-Viterbo. Piazza Fontana Grande. La duecentesca fontana (1206-1279) è la più bella tra le tante fontane sparse per la città

35 -Viterbo. Piazza Fontana Grande. Particolare della fontana.
36- Viterbo, Piazza delle Erbe. La graziosa piazzetta con la bella Fontana dei Leoni , prende il nome dal mercato della frutta e verdura che vi si teneva

37 -Viterbo. La Fontana dei Leoni in piazza delle Erbe particolare 

38 -Viterbo -Panorama della  Piazza del Gesù. Altra incantevole piazzetta, con Fontana del sec. XVII, Chiesetta omonima (sec. XI) e Torre medievale del Borgognone

39-Viterbo. Piazza del Gesù con la Torre del Borgognone

40 -Viterbo. Piazza del Gesù con la chiesa di San Silvestro.

41 -Viterbo. Piazza del Gesù particolare della chiesa di San Slvestro.

42 -Viterbo -Chiesa di Santa Maria Nuova. Romanica del sec. XI  con interno a tre navate ricco di affreschi; bel chiostro longobardo retrostante l'abside esterna

43-Viterbo -Chiesa di Santa Maria Nuova, interno

44-Viterbo -Chiesa di Santa Maria Nuova, interno. Nella navata sinistra si ammira la Crocifissione di Matteo Giovannetti

45-Viterbo -La chiesa di San Sisto con il campanile dell'orologio ed il vecchio campanile longobardo

46-Viterbo -Chiesa di San Sisto Addossata alla Porta Romana, romanica duecentesca con bellissimo interno a tre navate, varie opere da vedere.

47 -Viterbo. Città d'Arte - Chiesa di San Sisto, interno.

48 -Viterbo -Chiesa di San Sisto. Interno l’altare maggiore è composto di frammenti di sculture del IV-V secolo.

49-Viterbo -Chiesa di San Sisto, interno la Madonna in trono col Bambino e i santi Lorenzo, Felicissima, Sisto, Giovanni Battista, Nicola e Gregorio, opera del maestro fiorentino Neri di Bicci

50 -Viterbo -Chiesa di S. Francesco Il "Pantheon" di Viterbo, ove sono custodite le tombe di uomini illustri.

51 -Viterbo -Chiesa di S. Francesco, interno

52 -Viterbo -La facciata della chiesa di Santa Maria della Verità. L’edificio, unitamente ad un complesso monastico, nasce agli inizi del XIII secolo articolato su una icnografia a croce latina coperta da un semplice tetto a vista sostenuto da capriate.

53 -Viterbo - Chiesa di Santa Maria della Verità. Con la cappella Mazzatosta ornata di bellissimi affreschi (Storie della Vergine di Lorenzo da Viterbo e aiuti-1469) 

54 -Viterbo -Chiesa di Santa Maria della Verità-Cappella Mazzatosta, dettaglio
55 -Viterbo -museo-civico-facciata. Nell'ex convento (bel chiostro gotico). Sezione archeologica ricca di testimonianze etrusche e romane, pinacoteca e, tra l'altro, area dedicata alla "macchina" di S. Rosa
56 -Viterbo - Il Santuario di S. Maria della Quercia. A circa 3 Km da Viterbo troviamo questo santuario rinascimentale (1470-1525) ricco di pregevoli opere di illustri artisti (Della Robbia, Sangallo, altri). Pittoresco il piccolo chiostro. Annesso un museo (ex voto)
57 -Viterbo -Basilica Santuario Santa Maria della Quercia  interno - le tre navate-

58 -Viterbo -Basilica Santuario Santa Maria della Quercia  interno - le tre navate-

59 -Viterbo. Conosciute sin dai tempi degli Etruschi e dei Romani per le loro proprietà benefiche, le varie terme (Salus, Bulicame, Bagnaccio) nei paraggi rendono Viterbo una stazione termale, ideale per chi ama il relax e le escursioni tra natura e arte nelle vicine località

60 -Viterbo Le Terme dei Papi 

61-Viterbo . Sorgenti delle  Aree Termali libere di Viterbo, Sorgenti termali del Bagnaccio,  distanza dal centro di Viterbo circa 8 Km) 
62 -Viterbo. Sorgenti termali del Bagnaccio (Strada Castiglione - distanza dal centro di Viterbo circa 8 Km) : Quest’area termale gratuita comprende diverse sorgenti, sia ipertermali (65-66°C) che ipotermali (23-29°C), accompagnate da notevoli emissioni di gas.
63 -Viterbo .Parco Termale del Bagnaccio

64 -Viterbo. Un parco termale al Bagnaccio, l’area termale di Viterbo è una delle più generose d’Italia sotto il profilo dell’estensione e della portata d’acqua. Le sorgenti sono quasi tutte ipertermali, presentano cioè una temperatura dell’acqua al momento dell’uscita compresa da 35 a 60 °C circa, con acqua praticamente cristallina.

65-Viterbo. Sorgente termale delle Piscine Carletti (Strada Terme - distanza circa 2,5 Km dal centro di Viterbo): Questa zona ipertermale gratuita è costituita da due sorgenti con caratteristiche simili a quelle del Bulicame ed è situata in prossimità dell’incrocio tra strada Terme e la Strada Tuscanese.

66 -Viterbo. Sorgente termale del Bulicame (Strada Bulicame - distanza dal centro di Viterbo circa 2,5 Km): E’ situata in zona centrale rispetto al parco omonimo posto in prossimità dell’intersezione tra la Strada Tuscanese e la Strada Terme (a circa 300 metri).  Questa sorgente alimenta due vasche frequentate da bagnanti e dagli amanti della tintarella e l'accesso a questa area è completamente gratuito. Data la temperatura delle acque è possibile fare il bagno anche in Inverno. 

67-Viterbo. Da visitare  a 5 km.  la frazione di San Martino al Cimino. Comune autonomo fino al 1928, fu poi aggregato a Viterbo. La parte alta del centro dell'abitato, raggiungibile mediante due porte collegate dalla strada principale, conserva la chiesa e il secentesco Palazzo Doria Pamphili, costruito per iniziativa di Donna Olimpia Pamphilj, utilizzando parte dei materiali avanzati dalla ristrutturazione del palazzo di proprietà della famiglia Pamphilj sito a Roma in piazza Navona. Il borgo di san Martino al Cimino vede la sua origine intorno all'XIII secolo, allorquando nella località, che sorge a circa 560 metri di altitudine, fu edificata un'abbazia ad opera dei monaci cistercensi di Pontigny.

68 -Viterbo. San Martino al Cimino. Vista dell'abbazia da palazzo Doria Pamphili. L'edificio religioso presenta una facciata solenne ornata da un rosone e da una grande polifora gotica: ai lati si ergono due basse torri campanarie di aggiunta posteriore sormontate da cuspidi piramidali. Particolarmente armonioso è il retro della costruzione con l'abside poligonale di pietra. Sul fianco della chiesa si aprono i resti del chiostro di cui non restano che poche colonne sobrie ed eleganti. L'interno, semplice ed austero, ricorda le grandi cattedrali gotiche e le abbazie cistercensi per l'altissimo soffitto a crociera, le ampie finestre ed il colonnato con pilastri a croce. L'abbazia è direttamente collegata con il vicino palazzo Doria Pamphili, tramite una specie di corridoio costruito sopra un arco che collega il chiostro con la piazza retrostante la stessa abbazia. 




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